Sul NY Times invenzione dell’italiana Wide Tag per monitorare il rumore con iPhone

Leeander

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Il principio di fondo si chiama Internet delle Cose. E cioe’: viviamo in un mondo ormai disseminato di sensori e rilevatori, che interagendo possono darci un monitoraggio prezioso.
E’ l’idea sulla quale e’ nata WideTag, start up italiana attiva anche a Silicon Valley. Finita nei giorni scorsi sul New York Times grazie alla sua applicazione per iPhone WideNoisein grado di monitorare l’inquinamento acustico, rilevando i decibel di rumore con il telefonino. Un semplice sensore acustico applicato al microfono del cellulare, puo’ diventare il punto di partenza per un controllo dell’inquinamento acustico a vasto raggio, di un quartiere o di una citta’, nell’interazione tra gli utenti che attivano questa applicazione. Ma la prospettiva e’ di poter estendere questi monitoraggi in tempo reale ai campi piu’ disparati, dall’inquinamento atmosferico ai consumi energetici alle situazione del traffico.
Amministratore delegato di WideTag e’ Leandro Agro’, grande amico di Italiani di Frontiera, che ha fondato la societa’ assieme a David Orban e Roberto Ostinelli.
Qui l’intervista per Reuters a Leandro, che e’ anche tra gli animatori e organizzatori dello splendido Frontiers of Interaction, che nell’edizione 2009 (rievocata in questo video) ha ospitato a Roma una presentazione di IdF.

3 Comments

  • Matteo Fabiano on 19 Agosto 2009

    Congrats!

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