Amici di IdF, Piero Bocchiaro: le “mele marce” un alibi, spesso il conformismo acritico alla radici del male

Giorgio Perlasca

Giorgio Perlasca

La tesi delle “poche mele marce” per spiegare in molti casi comportamenti riprovevoli, alla prova dei fatti si rivela solo un comodo alibi, per attribuire a personalità deviate il male. Di cui invece si dimostrano spesso capaci persone assolutamente normali. Complici il conformismo, la deresponsabilizzazione, l’obbedienza acritica.

E’ quanto sostiene Piero Bocchiaro, ricercatore e autore di “Psicologia del male”, Laterza.

Qui l’articolo di Reuters.

L’analisi di Piero oltre che interessante e’ pertinente ad alcuni dei temi di Italiani di Frontiera. Perchè conferma che il coraggio di andare a volte controcorrente  e non piegarsi al conformismo, in alcuni casi può addirittura fare la differenza tra comportamento criminale e gesto eroico.

Nel suo libro, Piero parla di Hannah Arendt e del suo straordinario libro denuncia,  La banalità del male. Eichmann a Gerusalemme. Delle gesta eroiche di Giorgio Perlasca, l’italiano che durante la seconda guerra mondiale salvò la vita a cinquemila ebrei ungheresi. Dell’incredibile Esperimento Milgram,  che dagli anni Sessanta dimostro’ come l’obbedienza acritica poteva portare a comportamenti crudeli. E di  Philip Zimbardo, studioso italoamericano figlio di immigrati siciliani, già suo docente, professore emerito alla Stanford University e autore del celebre  Stanford Prison Experiment.

Zimbardo e’ protagonista di una splendida conferenza sul sito Ted.com, sul tema Come le persone diventano mostri… o eroi. Sullo stesso sito, in un’altra  breve dissertazione, capolavoro di sintesi, Zimbardo parla invece di come vivere con un giusto rapporto con il tempo .

Oggi Zimbardo e’ concentrato sul suo Heroic Imagination Project, un progetto per promuovere la consapevolezza di valori e comportamenti che all’occorrenza sappiano opporsi al conformismo nel nome di principi civici e di solidarieta’. Per promuovere quella che Piero definisce “Un’idea democratica dell’eroismo”.

2 Comments

  • Francesca on 19 Novembre 2009

    splendido il video di Zimbardo sulle diverse prospettive del tempo e su come provare ad essere persone “più orientate”. 6min di parole semplici e comprensibili a tutti (accidenti, mi sa che io devo lottare contro il fatalismo!)

  • Omero Pesenti on 19 Novembre 2009

    Concordo pienamente con la tesi dell’Autore. Così labile è il confine fra bene e male, fra santità/eroismo e indifferenza/crudeltà. E le categorizzaioni (con buona pace aristotelica) sono sempre state un comodo strumento nella storia per indirizzare le opinioni le azioni delle masse. Ancora una volta ha ragione Amleto “mio buon Polonio, vi sono più stelle in cielo che certezze nelle tue filosofie …”

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