Un anno fa l’ultimo giorno a Reuters e da giornalista dipendente, scommettendo su IdF

E’ già passato un anno… un anno entusiasmante. Un inizio, più che una fine. Scommettendo su Italiani di Frontiera, ora un lavoro a tempo pieno.

Un anno fa, il 28 febbraio 2011 è stato l’ultimo mio giorno di lavoro a Reuters (che resta “supporter” di Italiani di Frontiera). L’ultimo dopo 30 anni e 2 mesi da giornalista dipendente, prima al Gazzettino (1981-1986), poi al Giorno (1986-2001).

Sveglia all’alba, turno dalle 7, l’ultimo servizio esterno, un evento con Berlusconi a Palazzo Reale. L’epilogo poi con la firma delle dimissioni e le parole davvero generose di un amico di IdF, Luca Armand, direttore Risorse Umane di Thomson Reuters Italia.

Oh, non dimenticherò nemmeno le parole di una persona in redazione, seduta vicino a me, quando qualche giorno prima avevo annunciato che dopo dieci anni me ne andavo: “Ricordati che hai due scaffali da svuotare”. Cose toccanti, che lasciano il segno, no?

Era iniziato il 1 gennaio 1981, giovane e con una testa di capelli così, l’ingresso al Gazzettino di Venezia, giacca nera irlandese con stemma, alla vita una cintura multicolore annodata, tanto per fare l’eccentrico.

L’ultimo giorno un anno fa l’ho voluto filmare, con la sensazione di un inizio promettente. Diversamente giovane, più Out of the Box dello stemma e della cintura colorata.

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