Augusto e Marco, il successo miliardario di Kong citato da Von Der Leyen e i tanti ricordi della loro avventura

Che sorpresa, scoprire oggi quasi in diretta dall’Italian Tech Week organizzata a Torino da Repubblica, che Ursula Von Der Leyen, presidente dell’Unione Europea, iniziando il suo discorso (in questo link il video, da 3’07“) ha citato il successo a Silicon Valley di Kong, ex Mashape, fondata da Augusto “Aghi” Marietti e Marco Palladino, divenuta un unicorno, con valore che di recente ha superato i due miliardi di dollari, per elogiare il talento italiano e contemporaneamente denunciare la difficoltà di reperire finanziamenti adeguati in Europa, anche se molto, ha detto, è cambiato da quando i due decisero di lasciare l’Italia.

Emozione e un pizzico d’orgoglio, visto che Italiani di Frontiera aveva incrociato Augusto e Marco  giovanissimi, prima della partenza per gli USA ormai quindici anni fa. E rivederli oggi ragazzini in quel video “d’epoca”,  immagini sgranate, musichetta di sottofondo, fa impressione,  per la determinazione, la chiarezza di visione di due ventenni italiani che in un paio d’anni, lanciando la loro startup in un garage secondo tradizione, avevano già capito che solo oltreoceano, dove il loro progetto aveva già ottenuto preziosi consensi, avrebbero trovato  le risorse per tentare la scalata al successo.

Meno di due anni dopo, Augusto era stato fra gli speaker del primo Italiani di Frontiera Silicon Valley Tour (2011), realizzato con Assolombarda. I partecipanti erano rimasti profondamente colpiti dalla sua carica. Nel video con Augusto, girato subito dopo l’incontro al consolato italiano di San Francisco,  Anna Tripoli, una delle partecipanti al primo Tour, divenuta anni dopo presidente del Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Brescia, si era detta sorpresa nello scoprire come a Silicon Valley si investisse sulle persone e non su un’idea, sulle capacità e potenzialità di chi si ha davanti e non su un progetto o un business plan.

Nella foga dell’entusiasmo, “Aghi” si era lasciato scappare in quell’occasione l’annuncio di un importante investimento appena ottenuto… salvo telefonarmi poche ore dopo preoccupatissimo, chiedendo di non fare anticipazioni, visto che l’operazione non era stata ancora ufficializzata.

Proprio in quel 2011 io avevo lasciato la redazione Reuters per intraprendere a tempo pieno l’avventura di Italiani di Frontiera. Per qualche mese avevo pure tenuto un blog per Forbes, E in Rete si trova ancora il video in inglese in cui Augusto aveva dimostrato tutte le proprie doti di grande comunicatore.

Due giorni dopo quella registrazione, Mashape aveva ufficializzato l’investimento: un milione e mezzo di dollari ottenuto da un gruppo di investitori tra i quali Jeff Bezos and Eric Schmidt (con Innovation Endeavors), Erik Rannala (Admob, Heroku, 99design), Russell Siegelman (KPCB and Microsoft) e Rick Webb (TheBarbarianGroup).

In quell’occasione, Augusto aveva anche dedicato una riflessione bellissima al mio progetto.

“Italiani di Frontiera credo che sia uno stato d’animo, è una concezione e forse sta cercando di portare quel che si è perso degli italiani nel mondo… l’Italia era un popolo fatto di navigatori, esploratori, poeti, imprenditori, visionari e forse si è perso negli anni questo collante. Credo che Italiani di Frontiera voglia andare ai confini del mondo per ritrovare queste storie perse e rimetterle tutte insieme, per far vedere che forse c’è una parte di italiani che vuole e ha la forza  di aiutare il mondo ad essere un posto migliore. Credo che questa sia un’iniziativa unica, a lungo termine, che porterà benefici nell’intera società italiana sparsa nel mondo. E forse riuscirà a riscoprire quella voglia, quel coraggio di rischiare che si è perso recentemente in noi italiani… sono Augusto fondatore di Mashape. Ho 23 anni e sono un italiano di frontiera emigrato a San Francisco”

Con “Aghi e Marco ci siamo poi incontrati in occasione di diversi Tour, nel 2015 avevo portato loro una copia del mio libro appena uscito, in cui erano tra i protagonisti. Decine di partecipanti ai nostri Tour incontrandoli sono rimasti negli anni  incantati dalla loro carica, dalla loro visione, dalla loro determinazione. E dalla descrizione della fatica, dei rischi e dei micidiali sacrifici che impone la vita da startupper che avevano scelto.

Qui sotto, una galleria di immagini delle nostre visite con l’Italiani di Frontiera Silicon Valley Tour in quella che si chiamava ancora Mashape.

Due immagini su tutte mi sono rimaste nella memoria, di quegli incontri. L’aver trovato su una scrivania della loro sede un ritratto di Amadeo Peter Giannini, visionario finanziere filantropo la cui storia avevano scoperto proprio grazie ai miei racconti. E che l’avessero scelto come ispiratore per un percorso di straordinario successo l’avevo ricordato pure nel podcast dedicato a Giannini. 

Seconda immagine, l’ultima volta che ho visto Augusto. Senza riuscire a parlargli, nemmeno a salutarlo: era addormentato,  stremato dalla fatica, su un’amaca nella loro sede. E io non avevo voluto svegliarlo.

Proud of you, “Aghi” e Marco. Sarebbe ora di rivedersi…

Marco Palladino nella sede a San Francisco dell’allora Mashape con sulla scrivania la foto di Amadeo Peter Giannini