IdF Podcast 2 – Giannini fondatore di Bank of America, filantropo visionario che ha ispirato pure l’unicorno Kong
Fare qualcosa di sconsiderato, addirittura “sacrilego” nel proprio settore: concedere prestiti a chi non ha nessuna garanzia materiale da dare se non l’energia per ricominciare e ricostruire… perchè ha perso tutto. In un terremoto.
Non so dire quanto mi abbia ispirato ed emozionato la storia di Amadeo Peter Giannini, figlio di immigrati di Chiavari e fondatore di Bank of America, cui è dedicato il secondo episodio di Italiani di Frontiera Podcast.
Giannini è stato un incredibile visionario che per tutta la vita ha dato fiducia agli altri, dopo aver trasformato un’immane disastro in un’opportunità favorendo la ricostruzione di San Francisco dopo il terremoto del 1906. Ha permesso di esprimere il proprio talento a grandissimi artisti e pure a imprenditori innovativi che hanno gettato le fondamenta di Silicon Valley, ha finanziato opere avveniristiche come il Golden Gate Bridge, dando così lavoro a migliaia di persone durante i terribili anni della Grande Depressione. Solo alla sua morte si scoprì che per sè Giannini aveva tenuto pochissimo, poichè riteneva che l’unico business legittimo fosse quello di aiutare gli altri… Un esempio di straordinaria attualità, per un mondo in cui oggi troppo spesso la ricchezza viene utilizzata… per generare altra ricchezza, nelle mani di pochi. Per questo, alla fine mi sono permesso una nota polemica, ricordando come San Francisco oggi non renda adeguatamente omaggio a questo straordinario protagonista della sua storia.
Ho raccontato per diversi anni in tutt’Italia e all’estero negli eventi Italiani di Frontiera la storia di Giannini, che quasi nessuno conosceva, aggiornandola via via di diversi particolari, Ora circola anche in diverse piattaforme divulgative, in versioni purtroppo quasi sempre farcite di svarioni e imprecisioni…
Grande soddisfazione aver scoperto che proprio grazie a Italiani di Frontiera, la figura di Giannini ha ispirato pure Augusto “Aghi” Marietti e Marco Palladino, che la scoprirono prima di partire per Silicon Valley da giovanissimi startupper con la loro Mashape, che ribattezzata oggi Kong è una dei pochissimi unicorni con radici italiane della Bay Area.
Nella foto qui sotto, nel 2015 col mio libro appena uscito, assieme ad Augusto e Marco nella sede della loro Mashape, che allora era nel Financial District di San Francisco e dov’era esposto un ritratto di Giannini, che aveva avuto il suo ufficio di Bank of America a poca distanza.