Amici di IdF: i film da passione per cinefili a impresa, nei 30 anni di Cinemazero

Domenica e’ festa grande, a Pordenone.
Sono attesi anche Gabriele Salvatores e Paolo Virzi’, per celebrare i trent’anni di Cinemazero, uno dei pochissimi cineclub italiani sopravvissuto all’epoca dei cineforum e trasformatosi in una consistente realta’ imprenditoriale, oltre che culturale, capace di abbinare ad una locandina di prim’ordine iniziative che vanno ben oltre i confini del Friuli Venezia Giulia e spaziano anche al di la’ del cinema.
Chi scrive ha avuto la fortuna di vivere all’inizio degli Ottanta alcuni degli anni eroici accanto agli amici di Cinemazero, imparando parecchio da loro.
In un’epoca in cui i giovani intellettuali erano proprio quelli impietosamente descritti nei film di Nanni Moretti, verbosi e assolutamente inconcludenti, a Cinemazero si discuteva, rifletteva, ma soprattutto si faceva. Spirito friulano e un’eredita’ preziosa da valorizzare, quella di PierPaolo Pasolini della vicina Casarsa.
Proiezioni a raffica, rincorse alle “pizze” con le pellicole, in arrivo col treno o da portare in macchina a tutta velocita’ in una piazza di provincia, maniche rimboccate per manovrare all’occorrenza vecchi proiettori in sale fatiscenti. E tanta pazienza con assessori non sempre all’altezza.
Come dimenticare le proiezioni estive all’aperto, in piazzette di paesini affollate da gente che portava la sedia da casa, il proiettore su un vecchio camion… a chi scrive tocco’ sostituire in emergenza il traduttore… di un film muto, “Il ladro di Baghdad” con Douglas Fairbanks. Con l’ansia di leggere in pochi secondi le didascalie, prima che partisse il mugugno della gente… di fronte ad un portaordini a cavallo nel buio, ci scappo’ al microfono un “Il corriere della sera”…
Per una volta, i bei tempi andati non sono solo ricordi sbiaditi.
Negli anni, Cinemazero ha continuato a crescere, ospitando oltre a decine di migliaia di spettatori anche maestri del cinema di tutto il mondo. Senza complessi di provincia. Ed ha continuato ad esplorare con occhio moderno il cinema delle origini.
Non e’ un caso se le Giornate del Cinema Muto, che Cinemazero organizza in collaborazione con la Cineteca del Friuli, (il prossimo ottobre a Pordenone la 27a edizione), sono un appuntamento imperdibile per critici e appassionati da tutto il mondo. Esaltate da testate del calibro di Variety e Washington Post.
Auguri a Cinemazero. E ad Andrea Crozzoli, Piero Colussi, Sabatino Landi, Gianni Lessio, Luciano De Giusti e tutti gli altri. Iscritti d’ufficio tra gli Amici di Italiani di Frontiera.

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