Creatività e Innovazione senza frontiere: mille idee per riflettere nei libri di sei amici di IdF
Sei libri usciti negli ultimi mesi e una raffica di spunti e idee nuove. Con un filo conduttore: creatività e innovazione, nella sfida alle frontiere, quelle delle consuetudini e quelle geografiche. Oltre al fatto di avere per autori preziosi amici di Italiani di Frontiera…
In “La maestra di Kabul” Selene Biffi racconta assieme a Carlo Annese la sua fantastica avventura di imprenditrice del sociale iniziata all’età di 22 anni (già consulente Onu membro della Task Force per le Startup Innovative del Ministero dello Sviluppo Economico, dal 2009 Young Global Leader al World Economic Forum), in particolare la scommessa di riuscire a cambiare il mondo… partendo da una scuola per cantastorie nella capitale dell’Afganistan. E date un’occhiata ad uno dei sui progetti, Plain Ink…
E sull’educazione scommettere pure Cristiano Ghibaudo, formatore e ispiratore, che con Il libro del Talento si ripropone di approfondire i contenuti del suo primo volume di successo, Le rane che si credevano pesci, usare metafore e favole per insegnare a saper riconoscere e valorizzare le proprie doti, senza paura di esplorare, sbagliare e mettersi in gioco. Nel lavoro e nella vita.
Mettersi in gioco per innovare è pure il tema di Viaggio nella nuova imprenditoria Startup e innovazione in Italia di Jessica Malfatto. Ventisei imprenditori, ventisei idee di business, ventisei imprese. Dal sociale al coworking, dal gaming al crowdfunding, dalla pubblicità al mondo del lavoro: “aziende differenti, che partono da esigenze o da intuizioni diverse, che nascono da chi ha una forte esperienza professionale o da chi è giovanissimo e sente crescere la voglia di creare un’impresa, perché non c’è tempo da perdere”.
Chi è esperta malgrado la giovane età di imprese innovative è pure Alice Avallone, che assieme a Leonardo Staglianò ha pubblicato New York Low Cost, guida anticrisi alla città più cool del mondo, facendo tesoro dell’esperienza di Nuok, il suo bellissimo magazine online che partendo proprio come blog da New York, presenta oggi una vetrina aggiornata e quasi sterminata delle principali città del mondo attraverso gli occhi e la curiosità di giovani italiani che vi ci sono trasferiti.
Con Existential Marketing I consumatori comprano, gli individuo scelgono, il bravo Paolo Iabichino, docente e professionista nel campo della pubblicità, autentico guru della comunicazione dentro e fuori i social media, spiega come la sfida per la comunicazione d’impresa stia nel saper innescare un’empatia con narrazioni che tocchino temi esistenziali e sappiano coinvolgere il pubblico offrendo qualcosa in cui riconoscere la propria identità, non solo un prodotto da consumare. Per questo trasparenza e autenticità sono ingredienti indispensabili.
Infine in Boomerang Perché cent’anni di tecnologia non hanno (ancora) migliorato il mondo, Nicola Palmarini, veterano dell’ICT, lunga carriera in IBM ed esperto di Internet delle Cose, propone una riflessione a tratti amara sulle disillusioni che la rivoluzione tecnologica ha causato. A volte il futuro immaginato somiglia alla fine dell’Utopia, dice Nicola. Per evitare che le nuove frontiere dell’innovazione, come ad esempio la sharing economy, diventino terreno di conquista di disinvolti squali che inseguono solo modelli aggiornati di neocapitalismo selvaggio, è indispensabile recuperare il risvolto umano del digitale. E utilizzare queste tecnologie per continuare a inseguire il sogno, aggiungerei io…