Un protagonista di Italiani di Frontiera (dietro Bob Dylan) nel collage dei Beatles che 50 anni fa cambiò la storia delle copertine di dischi
In quella famosissima immagine che compie cinquant’anni, proprio dietro Bob Dylan, in alto a destra, c’è un italiano che pochi conoscono, fra i protagonisti di Italiani di Frontiera…
Il primo giugno 1967, usciva uno dei dischi più famosi della storia del rock. Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band, uno dei primi concept album, Grammy Award 1967 come miglior album dell’anno, 32 milioni di copie vendute, addirittura al primo posto nella classifica Rolling Stone dei 500 migliori album di tutti i tempi.
Come ricorda il sito OpenCulture, quello straordinario collage di personaggi dell’epoca e del passato, realizzato dagli artisti Peter Blake e Jann Haworth, ha cambiato per sempre la storia delle copertine di dischi (fu pure la prima ad aprirsi a libro), premiata nel 1968 con un Grammy come miglior copertina di album, sarebbe stata suggerita dallo stesso Paul McCartney, assemblando un pubblico ideale di personaggi del presente e del passato ammirati dai Beatles.
Pochi sanno che in quel collage compare pure un italiano dalla storia singolare. In alto a destra, proprio dietro a Bob Dylan, spunta il profilo di Sam Rodia, emigrato negli Usa di origine avellinese, autore di un’impresa incredibile: fu lui a costruire, da solo, nell’arco di trent’anni, le bizzarre Watts Towers alla periferia di Los Angeles, oggi monumento nazionale. Per questo la sua storia viene raccontata anche nel libro e in molti storytelling Italiani di Frontiera…