Trust Your Crazy Ideas! California flashback incrociando Marco, vecchio collega al Giorno…
“Connecting the dots“, come diceva Steve Jobs. Fate le cose di slancio, seguendo istinto e cuore che sanno meglio di voi cosa è giusto fare. E magari questo anni dopo “ricollega i puntini”, dando un significato a quel che avete fatto in passato.
A volte capita. Racconti una storia per anni e alla centesima volta scopri un significato inatteso. Uh se è vero! E quante volte mi è successo… Ma non mi era mai successo forse di scattare una foto che soltanto dopo ha rievocato una storia. Del mio passato.
E così, venerdì scorso altra grande soddisfazione, presentando Italiani di Frontiera a Milano, nel corso dell’Ordine Giornalisti per i colleghi praticanti che si apprestano ad affrontare l’esame da professionista. Un grazie a Myriam De Cesco, veterana sprint del giornalismo italiano (che carica ragazzi!) che ha fortemente voluto in “cattedra” (per modo di dire, ovviamente ho parlato come sempre a mitraglia in piedi) in questo corso un progetto “Out of the Box”. Grande attenzione (anche se in oltre 100 eventi non mi era mai capitato prima di sparare adrenalina pure… su una gentile collega che sfoglia il giornale!), alla fine un paio di commenti emozionati ed emozionanti. Gli ultimi minuti seguiti pure da Maria Latella, già firma del Corriere oggi direttore di Anna, relatrice dopo di me, che ha preso spunto proprio dal finale di IdF per dire che nella sua carriera le cose migliori le ha fatte ignorando i tanti che le sconsigliavano di rischiare e cambiare (grazie Maria!).
Un’occasione per incrociare dopo tanto tempo vecchi colleghi e amici. Federico Anelli, ingegnere software, gentile ospite. Paolo Zucca, vicecaporedattore del Sole 24Ore (e grande portiere della squadra di calcio dei giornalisti!) e Marco Brizzi, con me nella foto (ma quello a destra non poteva sorridere?).
Con Marco davvero non ci si vedeva dal millennio scorso. Neopensionato, è ancora collaboratore del Corriere della Sera per le edizioni locali che ha curato per anni. Stavolta il flash è arrivato molto dopo la foto. Un flashback. Più di vent’anni fa. Un giovane redattore che dal Veneto, dal Gazzettino, approda ad un grande giornale milanese, Il Giorno, con la speranza di far strada con idee e intraprendenza. Un segretario di redazione braccio destro del direttore, che lo prende in simpatia. Anche se arrivato da poco, il giovane redattore azzarda un’idea folle. Da studente ha vissuto per un po’ in un’altra Venezia, Venice California, ha buoni contatti e un fantastico amico attore e giornalista (che oggi non c’è più. I miss you Bill!) molto ben introdotto a Hollywood e dintorni. Il giornalista Out of the Box propone al direttore di andare a proprie spese in California, sfornando articoli facendo tutto da solo. Chiede una sola cosa: di non doverci andare in ferie. Al segretario l’idea piace. Ma era davvero sacrilega per la liturgia di un quotidiano paludato.
Non dimenticherò il sorriso triste con cui Marco, allora segretario di redazione, mi chiamò dal direttore, preannunciandomi che la sua risposta sarebbe stata no.
Vent’anni, una laurea, due figli e una ribaltone professionale dopo, io e Marco ci siamo ritrovati, un po’ più brizzolati. Marco è felice, Italiani di Frontiera è un sogno One Man Show felicemente realizzato, partendo per un’avventura di famiglia in California. Senza immaginare quale fantastico impatto di non ritorno avrebbe avuto quell’idea folle. Azzardata senza successo tanti anni fa. Trust Your Crazy Ideas!
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