Dopo il viaggio a Silicon Valley, il Tour prosegue a caccia di idee innovative in libreria
Finito da poco l’Italiani di Frontiera Slicon Valley Tour 2014, mi rendo conto che oggi più che mai questo percorso fra Italia e Silicon Valley è un ponte di andata e ritorno. Storie di persone che dall’esperienza nella culla mondiale dell’innovazione hanno tratto ispirazione per affrontare nuove avventure in patria, un flusso sempre più intenso di suggestioni e conoscenze che coinvolge sempre più persone che il viaggio ancora non l’hanno fatto.
E allora, come condividere più a fondo questa esperienza con chi non c’è stato, come coltivarla e nutrirla con chi è appena tornato?
Ecco le letture che Italiani di Frontiera si sente di suggerire.
Nessun libro esamina in profondità le ragioni che fanno di quell’angolo della California il territorio di sperimentazione del pensiero occidentale (dalla contestazione all’ecologismo, dalla New Age alla riscoperta delle religioni orientali) meglio del bellissimo Hippie.com, la New Economy e la controcultura californiana (Vita e Pensiero, Enrico Beltramini), scritto da un prezioso amico di IdF. Non si capisce Silicon Valley e la sua propensione alla ricerca e al cambiamento senza ripercorrere la storia del territorio, dalla Corsa all’Oro alla ricostruzione dopo il terremoto del 1906 all’Utopia di un’America diversa inseguita da Beat Generation e movimento hippie.
Divertente, nello spiegare in modo brillante come la controcultura abbia segnato a fondo anche il mondo della ricerca scientifica rigenerandola, Come gli hippie hanno salvato la fisica (Castelvecchi, David Kaiser)
Per i maniaci (come il sottoscritto) disposti a inseguire quelle suggestioni di controcultura fra le strade in pendenza di North Beach, quartiere italiano che ne fu la culla, preziosa la- Guida Beat di San Francisco (Cooper, Bill Morgan), con una straordinaria introduzione di Lawrence Ferlinghetti che da sola spiega benissimo l’utopia che ispira l’anima della città.
E chi incarna la figura di un ex hippie trasformatosi in imprenditore visionario, meglio del fondatore di Apple? Silicon Valley è ovviamente lo sfondo della biografia Steve Jobs (Mondadori, Walter Isaacson), ricchissima, meticolosa, a tratti persino impietosa nel descrivere i risvolti meno piacevoli del carattere di un personaggio geniale e controverso.
Silicon Valley insegna l’importanza del pensiero controcorrente. E il best seller che spiazza, esortando a dimenticare analisi e previsioni e guardare al futuro con la flessibilità necessaria per adattarsi all’imprevedibile è Il cigno nero come l’improbabile governa la nostra vita (Il Saggiatore, Nassim Nicolas Taleb). Cigno nero come metafora di quel che esiste ma non conosciamo, visto che prima di arrivare in Australia, gli europei pensavano che i cigni fossero solo bianchi…
E controcorrente rispetto alle previsioni sono anche le dinamiche che consentono di conquistare il mercato. Non le campagne pubblicitarie ma il passaparola virale, spiega Contagioso, perché un’idea e un prodotto hanno successo e si diffondono (Sperling & Kupfer, Jonah Berger), il libro raccomandato anche da un Italiano di Frontiera di successo di recente protagonista di due venti IdF a Como e Milano: Lorenzo Thione.
Da un giovane ricercatore italiano di Berkeley, una riflessione che allarga invece l’orizzonte a una scala globale, su come l’innovazione sia motore di occupazione. E’ stato considerato Libro di Economia dell’Anno 2013 dalla rivista Forbes, La nuova geografia del lavoro (Mondadori, Enrico Moretti), raccomandato da un altro vecchio amico di IdF, Leandro Agrò. “Capire perché le differenze economiche tra città e regioni, anziché diminuire — com’era nelle attese di molti -, continuano ad aumentare, e perché le imprese e i lavoratori più creativi si siano concentrati in determinati luoghi e non in altri, è di vitale importanza per decifrare e orientare il futuro della nostra economia”, scrive Moretti.
Uno dei pilastri di Silicon Valley è la cultura del fallimento, ripete IdF: rischiare, fallire e riprovare.. non c’è innovazione senza questo percorso. E’ quel che analizza uno dei libri che più hanno segnato questo progetto, il bellissimo Elogio dell’errore, perché i grandi successi iniziano sempre con un fallimento (Sperling & Kupfer, Tim Harford), al centro di questa bellissima conferenza TED .
Due titoli infine di due dei più celebri guru del pensiero innovativo. In un batter di ciglia (Mondadori, Malcolm Gladwell) fra mille aneddoti indaga sul potere del pensiero intuitivo, scelte azzeccate in momenti critici che sono ispirate da una conoscenza d’istinto, spesso vincenti su meccanismi di decisione più elaborati farraginosi.
Nell’era dell’economia della connessione, i consigli alla prudenza non hanno più senso, occorre uscire dalla comfort zone, essere rapidi, guardare lontano, rischiare e volare alto, dice Quel pollo di Icaro, Come volare alto senza bruciarsi le ali (Mondadori, Seth Godin).
Un motivo in più, per programmare un viaggio a San Francisco? Forse sì. Con in tasca la guida più essenziale, Top 10 San Francisco (Mondadori), prezioso compendio di luoghi, storie e persone, anche per chi è già tornato. O sogna di andrai in giorno.
Possibile chiudere questa galleria senza una… cavalcata nel West, con la biografia di uno dei personaggi simbolo di Italiani di Frontiera, con le rocambolesche avventure di Carlo Camillo di Rudio, conte bellunese sopravvissuto a Little Bighorn e sepolto a San Francisco, davanti al Golden Gate Bridge?
E dunque Dal Piave al Little Bighorn (Alessandro Tarantola editore, Cesare Marino), con introduzione del sottoscritto.
Nei giorni scorsi siamo tornati su quella tomba, durante un tour in bicicletta sul ponte sino a Sausalito (foto in alto il ritorno con il ferry), per render omaggio al conte, prima di portare in dono il bel libro di Cesare Marino (con mia introduzione) a un altro prezioso amico di IdF, Mauro Battocchi, console generale d’Italia a San Francisco.